Lo Stato non può infatti condannare la soppressione della vita di un essere umano da parte di un altro essere umano e poi praticarla, nei fatti. Correttamente nel caso in esame i giudici hanno ritenuto la responsabilità dell'imputata, posto che la stessa impar aveva individuato le linee guida da applicare https://bookmarkcitizen.com/story18499887/la-%C3%BAltima-gu%C3%ADa-a-truffa-frode